Tossina botulinica: falsi miti da sfatare

Quando si parla di tossina botulinica, si sentono davvero tutti i tipi di opinioni. Questo pregiudizio deriva probabilmente dall’immagine di alcune star del mondo dello spettacolo: lifting estremi e davvero innaturali, pelli tirate al limite dell’immobilità, eccessivi “pompaggi” di zigomi e labbra. Tutto viene ricondotto alla tossina che nulla c’entra, visto che è adoperabile solo sulla parte alta del viso e soprattutto non gonfia, ma viene assorbita. Basti pensare che le pratiche anti-aging con tossina botulinica a sono effettuate da circa 6 milioni di persone l’anno.

Prima di tutto, però, è importante chiarire bene cosa sia la tossina botulinica e perché questa venga comunemente iniettata nei percorsi anti-aging.  

La tossina botulinica è una proteina neurotossica, ed è considerato di conseguenza un farmaco a tutti gli effetti: l’agenzia italiana del farmaco ha, infatti, concesso l’autorizzazione per l’uso estetico solo ai medici. Può essere utilizzata per diversi scopi, tra cui distendere le rughe del viso, restituendo così al paziente un volto più giovane e senza grinze.
Esistono tuttavia molte finalità medico-terapeutiche: può essere, ad esempio, una cura contro alcuni problemi muscolari e di eccessiva sudorazione. 
Il medico, da parte sua, seguirà le regole di deontologia e cautela proprie della sua professione, ed è anche indispensabile che utilizzi la tossina botulinica avendo un’adeguata conoscenza dell’anatomia del volto.

In ogni caso, i trattamenti con tossina botulinica dovranno essere preceduti da un’attenta anamnesi.
Tenendo ben presente che il volto non dovrà essere snaturato nelle sue proporzioni, l’obiettivo sarà quello di alleviare e non cancellare completamente i segni del tempo, mantenendo i punti di espressività del paziente. Quindi la chiave è affidarsi a mani esperte di medici competenti!

Se l’iniezione viene eseguita da uno specialista esperto, gli effetti indesiderati sono minimi (a volte lievi mal di testa), locali e soprattutto transitori.

L’effetto del botulino è quello di conferire allo sguardo un’espressione più fresca e rilassata…
Cosa dovrebbe sentirsi dire la paziente?  “Cara, come ti trovo riposata!”

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La rinoplastica medica

Il naso, grazie alla sua posizione nel volto, è senza dubbio un tratto del viso che più chiama l’attenzione, in quanto conferisce al viso un carattere proprio, essendo uno dei tratti somatici più caratterizzanti.

Fortunatamente, al giorno d’oggi esistono delle possibilità non invasive per correggere alcuni difetti estetici del naso in modo rapido e sicuro: la rinoplastica medica.
Si configura, subito dopo la tossina botulinica, il trattamento estetico più richiesto ed eseguito, riuscendo a correggere le imperfezioni evitando il bisturi.

La prima pubblicazione data 2008, grazie al nostro Direttore Scientifico Prof. Redaelli Alessio, quando ancora nessuno pensava si potesse utilizzare per ricostruire il profilo nasale. Oggi in nessun congresso medico estetico mancano delle relazioni sulla rinoplastica medica o addirittura delle sessioni intere sull’argomento.

Le indicazioni sono migliorate di molto ed è possibile trattare difetti nasali, in particolare del ponte nasale, che sino a qualche anno fa erano impensabili. Si tratta alla fine di una tecnica completamente medica, non chirurgica e totalmente NON invasiva basata sul sapiente utilizzo della tossina Botulinica, solo nei pazienti ipermimici che utilizzano in maniera importante alcuni piccolissimi muscoli, e nell’utilizzo di un filler.

È possibile correggere sempre tramite la stessa tecnica molti piccoli difetti post-chirurgici sino a qualche tempo fa oggetto di una difficile e assai invasiva chirurgia secondaria. 

“Io utilizzo, a questo scopo, insieme a tossina botulinica a, solo acido ialuronico reticolato” afferma il Prof. Redaelli. “Ho anche capito le possibili complicanze in particolare vascolari ischemiche che possono affliggere soprattutto la punta nasale e l’area glabellare. Infatti non utilizzo assolutamente più aghi ma cannule smusse che permettono di eseguire la tecnica senza alcuna anestesia e in praticamente totale sicurezza. Voi non crederete come sia possibile ritoccare completamente un profilo nasale da un unico punto e veramente senza alcuna anestesia”.

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Medicina estetica e smart working

Nonostante tutte le implicazioni negative del coronavirus su vita quotidiana ed economica, la richiesta di medicina estetica nel 2021 sta crescendo ed è destinata sempre più a crescere, in futuro.

Veniva da pensare, in modo forse frettoloso, che il Covid e le continue restrizioni avessero intercettato il desiderio di curare il proprio aspetto, passando maggior tempo nella propria abitazione senza la necessità di uscire. Il trend invece dimostra che medicina estetica e chirurgia plastica sono in graduale ma costante crescita. Non è un paradosso, bensì la naturale conseguenza del nuovo stile di vita degli italiani, che tra selfie, pervasività dei social e uso costante dei mezzi di video interazione, si rivedono molto più spesso sullo schermo. Anche sempre più uomini rivelano una grande attenzione alla bellezza e freschezza del volto.

“La mia attività privata è significativamente aumentata durante questa difficile periodo, e credo che il motivo risieda nel fatto che c’è una connessione tra il tempo passato davanti ad una webcam per lavoro e la voglia sempre maggiore di apparire in ordine e sentirsi bene, più o meno in modo inconscio” – afferma il nostro direttore scientifico Prof. Redaelli Alessio, specialista ed esperto in medicina estetica.

Tra i trend che caratterizzeranno il 2021 c’è la rinoplastica medica e siamo molto fieri di avere il Prof. Redaelli Alessio come direttore scientifico di Medical Aesthetic, essendo ambasciatore e pioniere di questa tecnica medica.

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