Il naso, grazie alla sua posizione nel volto, è senza dubbio un tratto del viso che più chiama l’attenzione, in quanto conferisce al viso un carattere proprio, essendo uno dei tratti somatici più caratterizzanti.
Fortunatamente, al giorno d’oggi esistono delle possibilità non invasive per correggere alcuni difetti estetici del naso in modo rapido e sicuro: la rinoplastica medica.
Si configura, subito dopo la tossina botulinica, il trattamento estetico più richiesto ed eseguito, riuscendo a correggere le imperfezioni evitando il bisturi.
La prima pubblicazione data 2008, grazie al nostro Direttore Scientifico Prof. Redaelli Alessio, quando ancora nessuno pensava si potesse utilizzare per ricostruire il profilo nasale. Oggi in nessun congresso medico estetico mancano delle relazioni sulla rinoplastica medica o addirittura delle sessioni intere sull’argomento.
Le indicazioni sono migliorate di molto ed è possibile trattare difetti nasali, in particolare del ponte nasale, che sino a qualche anno fa erano impensabili. Si tratta alla fine di una tecnica completamente medica, non chirurgica e totalmente NON invasiva basata sul sapiente utilizzo della tossina Botulinica, solo nei pazienti ipermimici che utilizzano in maniera importante alcuni piccolissimi muscoli, e nell’utilizzo di un filler.
È possibile correggere sempre tramite la stessa tecnica molti piccoli difetti post-chirurgici sino a qualche tempo fa oggetto di una difficile e assai invasiva chirurgia secondaria.
“Io utilizzo, a questo scopo, insieme a tossina botulinica a, solo acido ialuronico reticolato” afferma il Prof. Redaelli. “Ho anche capito le possibili complicanze in particolare vascolari ischemiche che possono affliggere soprattutto la punta nasale e l’area glabellare. Infatti non utilizzo assolutamente più aghi ma cannule smusse che permettono di eseguire la tecnica senza alcuna anestesia e in praticamente totale sicurezza. Voi non crederete come sia possibile ritoccare completamente un profilo nasale da un unico punto e veramente senza alcuna anestesia”.
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